SIRTOLI SILVANO DON
Bergamo - Sforzatica, 15 marzo 2020
Ne danno il triste annuncio i fratelli ALESSANDRO con MAURA, GABRIELE con ROSARIA, i nipoti ENRICO e STEFANIA e parenti tutti.
IL SEGNO DI UN VANGELO VISSUTO
Umile e timido, gran bontà d'animo: in ogni comunità in cui è stato ha dato tutto sé stesso ed è stato ricambiato da tanta stima e affetto. Era schivo, ma aveva un cuore grande. La sua vita è stata un Vangelo vissuto, lasciando un grande segno ovunque. Don Silvano Sirtoli, vicario interparrocchiale delle due parrocchie dalminesi di Sforzatica e già parroco di Orio al Serio era nativo della parrocchia di Torre Boldone. Dopo l'ordinazione sacerdotale (21 giugno 1986) era stato vicario parrocchiale di Foppenico (1986-92), quindi parroco di Torre de' Busi (1992-2007) e di San Marco di Torre de' Busi (1997-2007). Nel 2007 il suo arrivo a Orio al Serio come parroco. Ricordando il suo ingresso, aveva scritto con un pizzico di umorismo: «Sono passato dal canto mattutino degli uccellini della Val San Martino al volo continuo di aerei ed elicotteri». Lo scorso anno il sindaco gli aveva conferito l'onorificenza “Torre Civica”, un segno di cittadinanza onoraria. Denota la sua spiccata sensibilità la presentazione che ha dedicato al volume sull'antico organo Carlo Bossi restaurato della parrocchiale: «È uno strumento ricco di storia, cultura, abilità costruttiva, competenza musicale e di sensibilità religiosa, che permette a noi ancora oggi di sentire e utilizzare la sua voce per esprimere in modo più completo ed efficace le nostre preghiere e le nostre celebrazioni». Nominato nel 2018 vicario interparrocchiale delle due parrocchie di Sant'Andrea e Santa Maria d'Oleno in Sforzatica, frazione di Dalmine aveva scritto sul Notiziario parrocchiale alla vigilia del suo ingresso: «Sono tornato a fare il curato in una comunità grande e attiva anche se non sono più un giovincello. Sforzatica mi è stata descritta come una comunità vivace. Spero con l'aiuto del Signore di poter dare il mio contributo a mantenere questa ricchezza». Ed è stato di parola.
Amici e Parenti
Grande pastore d anime ha saputo farsi volere bene da tutti.
il breve tempo che hai condiviso con la nostra comunità parrocchiale è stato sufficiente a rilevare la tua grande dedizione e bontà d'animo donata con profonda umiltà e riservatezza. Ti affidiamo alla felicità eterna nell'incontro col Padre che hai servito su questa terra nel sacerdozio.
Caro don Silvano, qualche giorno fa Dio ti ha richiamato a sé nel regno dei cieli. E tu ci hai lasciati nel silenzio, come ti ho sempre visto fare. Proprio ora che non ci sei più, capisco quanto quel silenzio sia stato importante per me e per tutta la nostra comunità.
Il giorno che ti abbiamo accolto a Sforzatica mi aspettavo una grande festa, invece ti sei presentato umilmente in sacrestia e sei entrato a far parte della nostra comunità in punta di piedi. Ma la storia ci insegna come le persone umili abbiano cambiato il mondo.
Sei riuscito a dare una mano o a regalare un sorriso a tutti: ai bambini della catechesi, a noi adolescenti e giovani, ai volontari delle feste, a noi chierichetti.
A volte non mi sono reso conto del tuo lavoro, non te ne sei mai vantato. E questo, probabilmente, è uno dei più bei messaggi che ci hai lasciato. Sei riuscito ad imprimere un segno nel cuore di tutte le persone che hai incontrato. Probabilmente, ora che non sei più tra noi, comprenderemo di più ancora quanto il tuo operato e la tua presenza siano stati importanti. Molti dicono che non comprendi appieno il valore di una persona fino a quando non la perdi: forse è proprio vero.
Con immensa gratitudine,