RAVELLI PIETRO
Ghisalba, 4 aprile 2020
Ne danno il triste annuncio la moglie CHIARA, i figli SIMONE con ROBERTA e CLAUDIO con VALENTINA, le adorate nipoti SOFIA e LUCREZIA, i fratelli, le sorelle, i cognati, le cognate ed i parenti tutti.
Da L'Eco di Bergamo
Si è spento a 77 anni, a causa del coronavirus, Pietro Ravelli, uno dei fondatori della Polisportiva di Ghisalba. Amante della bicicletta, con la sua scomparsa se ne va un pezzo di storia del ciclismo locale e bergamasco. Oltre alla moglie Chiara, il 77enne lascia anche i figli Simone e Claudio. Da giovanissimo Ravelli diede vita alla sezione ciclistica della Polisportiva che, successivamente, ha diretto per decenni, fino ai primi anni Duemila, in qualità di presidente. Un impegno, che ha portato avanti nelle vesti di consigliere finché ha potuto, e che la Federazione ciclistica italiana, qualche anno fa, decise di premiare in occasione del 60° di attività. «Mio padre - ricorda il figlio Simone - era un grande lavoratore. Una persona a modo e dotata di grande altruismo, e che era riuscita a portare avanti la passione per il ciclismo ereditata dal padre Ettore». Una strada, quella del ciclismo, che i figli di Pietro, imprenditore nel ramo delle macchine laser, non hanno deciso di seguire. «Non ci ha mai forzato - prosegue il figlio - ma, anzi, ci ha sempre lasciato la libertà di praticare ciò che volevamo, accompagnando le nostre scelte. A noi, però, ha donato la sua azienda, il suo gioiello. E credo che vedere i suoi figli portare avanti la sua attività gli abbia regalato tanta soddisfazione Il fatto che molte persone lo ricordino - conclude - è il frutto di ciò che mio padre ha voluto trasmettere». Anche all’Mtb Ghisalba, la scuola di mountain bike dove Pietro era di casa, profondo è il cordoglio per il 77enne scomparso.
Da L'Eco di Bergamo
Il Ricordo
Amici e Parenti
Nostro zio Piero era proprio come l’ha descritto Simone: una persona a modo, dinamica e sostenuta dalla grande passione per il ciclismo, per la sua attività e la sua famiglia, specialmente per i suoi due figli a cui teneva tantissimo. Lo ricordiamo con affetto tra un sorriso per andare oltre le difficoltà, una battuta garbata per sdrammatizzare e uno sguardo orgoglioso mentre ci parla della sua famiglia. Riposa in pace.