PEZZOLI CARLO ENEA DOTT. PROF.
Leffe, 16 marzo 2020
Lo annunciano addolorati la moglie IRENE, le cognate, i cognati, i nipoti, i pronipoti ed i parenti tutti.
IL SINDACO CHE AMAVA IL MONTE CROCE
Carlo Enea Pezzoli, storico sindaco di Leffe, è sempre stato una persona carismatica, appassionata e dedita al suo paese natale. Coltivava una grande passione per la politica: militò prima nella file della Democrazia Cristiana, per schierarsi poi, negli Anni Ottanta, con il Partito Socialista Italiano e negli Anni Novanta con la Lega di Umberto Bossi.. Ricoprì il ruolo di primo cittadino dal 1975 al 1985 e dal 1993 al 2002. Dopo nove anni da sindaco, diede il suo addio alla politica, continuando però a seguirne ogni movimento. Esercitò la professione di medico chirurgo e libero docente universitario di chirurgia. Fu primario dell'ospedale di Garbagnate Milanese, trasferendosi lì con la moglie Irene per qualche anno, per poi ricoprire lo stesso ruolo al nosocomio di Treviglio. Erano tante le sue passioni tra queste la matematica, la scrittura e la montagna: tutti i giorni infatti amava recarsi sul monte Croce, sopra Leffe. Autore di un libro, Il Torrente Rino, ambientato in Val Seriana, lascia diversi suoi scritti pungenti verso i rivali e il ricordo delle sue “battaglie” politiche.
Amici e Parenti
Una delle persone da cui ho imparato moltissimo, quando a poco più di vent’anni, ho avuto l’onore di affiancarlo in un percorso politico. Che la terra le sia lieve professore
Carissimo zio, te ne sei andato in silenzio e non abbiamo potuto salutarti e onorarti come avresti meritato.
Ti ho sempre voluto un gran bene, ho tantissimi bei ricordi con te, con la zia e con tutta la nostra bellissima famiglia nell’amata Leffe.
La tua presenza discreta ma imponente non passava inosservata. Schivo ma al tempo stesso di grande compagnia. Tante passioni e grande cultura, un mix che ha sempre reso piacevole ascoltarti, talvolta un pizzico di sana provocazione per stuzzicare il parere altrui e intavolare interessanti scambi di idee. Tenace nelle tue posizioni che sapevi portare avanti con forti argomentazioni. Ti ho sempre ammirato zio e, da quando è mancato il mio papà, vederti mi ricordava lui e questo ancora più mi ha legato a te. Il mio bacio e il mio abbraccio ti arrivi dovunque tu sei, immaginandoti felice a chiacchierare con il mio papà tra i fiori che tanto amavate.
Tua nipote Alice
Caro zio Enea,
gli incontri con te erano una festa per tutti noi.
Grande sia nella tua professione che nella vita privata. Chi ha avuto il piacere di conoscerti non potrà dimenticare la tua vasta cultura, la tua sottile ironia e quel sorriso tanto contagioso.
Grazie!
Afra e Maurizio
Arrivederci Enea, seppur per poco tempo, sono grato di averla conosciuta. Non dimenticherò la bellezza delle chiacchierate, la sua sua cultura, la sua arguzia e la sua puntuale ironia. Con affetto .
“Ponimi come sigillo sul tuo cuore,
perché forte come la Morte é l’Amore”
(Cantico 8, 6-7)
Caro Enea,
55 anni fa, come oggi, é iniziata la nostra vita insieme, é stata un’avventura meravigliosa piena di ricordi che mi accompagneranno sempre.
Grazie!
Caro Enea,
sei stata la prima persona a portarmi conforto quando Andrea é mancato.
Ora vi vedo camminare insieme, mano nella mano, nell’immensità del Cielo.