LUISELLI REMO (DON)
Capriate, 18 marzo 2020
Nonostante la cagionevole salute ha annunciato integralmente la Parola di Dio e celebrato i Sacramenti della Salvezza con passione e zelo pastorale, dando testimonianza di una carità umile e operosa.
IL PRETE CRIMINOLOGO DELLE GRANDI SFIDE
Qualcuno scherzosamente lo chiamava «il prete criminologo» perché era laureato in Sociologia con specializzazione in Criminologia. Don Remo Luiselli era un prete molto operoso e soprattutto coraggioso; nel 1989 era giunto a Ghisalba come parroco, avviando una comunità di recupero per tossicodipendenti. Questo impegno dava fastidio. La notte dell'antivigilia di Natale del 1993, fu picchiato in canonica da quattro giovani incappucciati. «Non rubarono nulla, nonostante ci fossero dei soldi sul tavolo - raccontava ricordando quei momenti -. Due facevano da palo, gli altri due mi puntarono i coltelli alla gola dicendomi: “È un avvertimento”. Capii che era una spedizione punitiva perché in quegli anni ero riuscito a mandare 43 ragazzi tossicodipendenti in una comunità di recupero e questo andava contro gli sporchi interessi di qualcuno. Poi mi hanno percosso brutalmente. Non ho più reagito quando hanno trascinato per i capelli mia mamma ottantenne che dormiva nella stanza accanto». Nel 2001 l'arrivo al Monterosso come parroco. «Allora c'era l'idea diffusa che fosse un quartiere ghetto, con delinquenza e problemi. Invece era una leggenda metropolitana, perché è un quartiere bellissimo e mi sono trovato benissimo». Fra le sue opere la ristrutturazione dell'oratorio. Nel 2013 si era ritirato, andando a risiedere dalla sorella a Cernusco sul Naviglio, collaborando con la locale unità pastorale di oltre 30.000 abitanti. Per motivi di salute, andò poi a risiedere nell'istituito Biraghi della cittadina e un anno fa nella casa di riposo di Capriate.
Amici e Parenti
Ciao caro don Remo!
Sei stato il "don" della mia giovinezza! Quando sei arrivato a Cisano, hai portato una ventata di aria nuova...
Tante idee, tanti pensieri, tante attività, tanti progetti che mi hanno vista partecipe e coinvolta.
Non solo io, tanti giovani della mia età, alcuni dei quali ora sono già diventati nonni e nonne.
Ti ricordo con quella tua immancabile sigaretta tra le dita e quegli occhi azzurri capaci di arrivare dritti al cuore.
Ti ricordo il giorno del mio matrimonio ... sei immortalato tra le foto del mio album di nozze e pertanto mi resterà per sempre il tuo sorriso impresso in quelle fotografie.
In quella occasione a noi, giovani sposi, avevi donato una serie di volumi di salmi accompagnati da immagini di rara bellezza, sapendo quanto eravamo e siamo tuttora amanti dell'arte .
Ti ricordo quando mi hai mostrato per la prima volta il "prototipo " del telefono cellulare, sembra preistoria, ma allora potevi ricevere telefonare anche fuori dalla tua abitazione.
E poi ricordo con affetto la tua cara mamma: energica, affabile, una donna di quelle di una volta, che ti ha sempre seguito nel corso della tua vita sacerdotale, ovunque tu sia stato.
E poi... un giorno te ne sei andato da Cisano, ma siamo comunque rimasti in contatto.
Mi ricordo del dolore che abbiamo provato noi Cisanesi quando abbiamo saputo del pestaggio crudele a cui ti hanno sottoposto, al coraggio manifestato nel voler proteggere la tua anziana mamma.
Tu, "prete criminologo" , sei sempre rimasto nel cuore di molti e hai stimolato in noi, giovani allora e madri e padri adesso, il senso critico, l'importanza della riflessione, i valori fondanti dell'essere umano.
GRAZIE DON REMO DAL PROFONDO DEL CUORE.
GRAZIE PER I TUOI INSEGNAMENTI.
GRAZIE PER LA TUA PRESENZA IN MEZZO A NOI.
IL SIGNORE TI ACCOLGA FRA LE SUE BRACCIA ED IL TUO SGUARDO AZZURRO E CRISTALLINO POSSA VEGLIARE ANCORA SU DI NOI.
CIAO DON ......