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LOCATI ERMENEGILDO

Bergamo, 4 aprile 2020

In silenzio ci ha lasciato Lo piangono i figli CONSUELO con MAURIZIO e DANIELE, LUCA con DORON e parenti tutti.

Da L'Eco di Bergamo

Gildo Locati si è spento ieri notte concludendo a 82 anni al Carisma di via Gleno la sua vicenda terrena. Era nato a Ponteranica in una famiglia povera ma ricca di fede e di figli (10) dei quali il primo ha seguito la vocazione di entrare in convento tra i cappuccini prestando servizio di cappellano all’ex Ospedale Maggiore di Bergamo. Gildo non ha avuto una vita facile perché già a 18 anni ha dovuto subire un importante intervento chirurgico all’Ospedale Molinette di Torino per una coartazione aortica. Si è salvato per la bravura dei medici e forse anche di Padre Pio a cui la mamma di Gildo era ricorsa per chiedere un aiuto. Però è sempre stato molto fragile e nella sua vita, ha subito altri 16 interventi chirurgici importanti. I genitori di Lina la sua fidanzata che poi ha sposato dicevano. «Perché lo sposi? Morirà presto». Ma i due si volevano bene e si sono sposati e hanno avuto due figli e mentre la moglie è morta già da 7 anni, Gildo è arrivato a 82 anni. Ha trovato lavoro nell’ospedale Maggiore prima in portineria, poi come aiuto nel laboratorio analisi per 31 anni. Era già vedovo e solo in casa quando nel 2016 per un tumore alla gola ha subito un intervento di tracheotomia radicale per cui non è stato possibile mettere una protesi per poter far sentire la sua voce. Sono stati anni duri che ha vissuto però con una fede grande: trovava un prezioso aiuto ascoltando SAT 2000. Anche se non poteva venire in Chiesa viveva pienamente le sue giornate con la preghiera. Da un anno circa il Carisma di via Gleno gli aveva aperto le porte. Si è sentito accolto bene da tutto il personale del 3° piano reparto B. Non poteva parlare ma poteva camminare da solo e andare dove voleva quando non aveva troppi dolori. Si rendeva utile a spingere delle carrozzelle per portare qualcuno a Messa alla domenica, aiutava a imboccare quelli che non riuscivano a mangiare da soli e vari altri servizi. Era diventato amico di tutti e quando qualcuno moriva provava un grande dolore e conservava sul suo comodino l’immagine di questi amici defunti. Sulla sua televisione aveva la possibilità anche di vedere le partite dell’Atalanta. Nel suo piccolo angolo aveva tutti i colori nerazzurri e le foto dei campioni atalantini. Vedendo le partite non resisteva alla gioia per un goal realizzato. Non poteva esultare con la voce, prendeva allora le ciabatte e le batteva fortemente una contro l’altra mente percorreva il corridoio per comunicare a tutti la sua gioia. Davvero era una persona forte e generosa. Ma il coronavirus che ha colpito in modo drammatico soprattutto gli anziani, si è portato via anche Gildo. È un dolore che ha colpito non solo la sua famiglia ma tutti coloro che lo hanno conosciuto e la comunità parrocchiale del Villaggio degli Sposi a cui si sentiva fortemente di appartenere. Prima di essere portato al cimitero verrà portato alla chiesa del Villaggio degli Sposi dove all’esterno verrà benedetto dal parroco

Da L'Eco di Bergamo

Amici e Parenti

Da lassù papà continua a tifare la tua Dea

Consuelo Giovedì 30 Aprile 2020

Non ci siamo piú abbracciati qua in terra ma sentiamo che il tuo abbraccio e quello di mamma da lassú sará per l'eternitá .
Tuo nipote Doron Umberto e tuo figlio Luca

Luca Venerdì 1 Maggio 2020

Siamo stati vicini per anni e non ti ho neanche salutato. Gildo e Lina sarete sempre nel nostro cuore.
Dalida e Elio

[email protected] Lunedì 4 Maggio 2020

Buono, onesto , amato e stimato da tutti ..ti voglio ricordare così ..Ciao Gildo mi mancheranno i tuoi abbracci e i tuoi baci..

Laura Beltrami Lunedì 4 Maggio 2020

Ciao carissimo Gildo amico e compagno di tante giornate serene. Ti porteremo sempre nel cuore come un dolce s tenero ricordo.
Augusta con i figli Marzia Anna e Renato.

Augusta Cirimbelli e figli Sabato 30 Maggio 2020

Carissimo Gildo,
solo ora apprendo che ci hai lasciato; ti ho conosciuto venendo al Gleno da mia mamma. Purtroppo la chiusura forzata mi ha impedito di venire a conoscenza della tua partenza, ma voglio lasciare un ricordo di grande affetto per te, che ho imparato a conoscere come persona dolce, affabile e generosa. E' stato un onore conoscerti, parlare con te; ricordo che hai sempre avuto gesti di affetto e di attenzione per mia mamma, sareste dovuti andare insieme allo stadio ai primi di maggio se non fosse arrivata la pandemia.
Un grande abbraccio a te e ai tuoi, con tanto affetto

Ivan Martedì 9 Giugno 2020