BARZASI GIUSEPPE
Clusone, 14 marzo 2020
La tua famiglia. La moglie MARY, le figlie DANIELA con EMILIO e SILVIA con FRANCESCO, gli adorati nipoti ALICE, FILIPPO, MATTIA e BIANCA, la sorella GIOVANNA, il fratello FRANCO con PINUCCIA, i cognati, le cognate, i nipoti, amici e parenti tutti.
IL FALEGNAME CON LA MEDAGLIA
«Clusone è il centro del mondo»: questo pensava fortemente Giuseppe Barzasi. Un uomo all'apparenza burbero ma dal cuore grande che negli anni ha aiutato a far crescere tanti giovani nello sport, nello sci di fondo che lui tanto amava. Era stato per anni consigliere e anima dello Sci Club 13 Clusone e uno dei più grandi promotori dei Campionati del Mondo di sci nordico che si svolsero nel 2000 e nel 2002 nello stadio del fondo «La Spessa», organizzati dallo Sci Club 13. Consigliere regionale del Comitato Fisi Alpi Centrali aveva ricoperto il ruolo di responsabile dello sci nordico lombardo. Nel 2008 il Coni gli aveva conferito la stella di bronzo al merito sportivo. La sua passione per lo sci lo ha accompagnato tutta la vita. E il lavoro, la sua falegnameria a Clusone. Instancabile, ha lavorato fino all'ultimo: se avevi bisogno c'era, sempre, per tutto. Come quando aveva donato tutti i serramenti per il Cse di Clusone; o quando si era battuto per portare i due campionati del mondo a Clusone, o più volte aveva proposto di implementare le iniziative del Centro universitario sportivo e a valorizzare, come Università di Bergamo, gli studenti-atleti. Appassionato cacciatore e grande amante della montagna dove negli ultimi anni aveva sistemato una baita, in Fogarolo, Giuseppe ha vissuto intensamente, senza rimpianti, coltivando le sue passioni, circondato dagli amici e dalla sua famiglia, la sua vita: la moglie, le figlie, i generi ma soprattutto i nipoti. Giuseppe era un mito, Clusone gli deve molto, il mondo dello sci gli è riconoscente.
Il Ricordo
Amici e Parenti
Ti ho conosciuto anni fa per lavoro, il mio, quello di giornalista ma della tua passione: lo sci di fondo. Eri entusiasmo allo stato puro, ci credevi fino in fondo, ovviamente. Le nostre strade spesso si sono incrociate, ma mai sovrapposte. Grande rispetto. Sempre. L'ultima volta sei sbucato dal nulla a bordo pista durante gli Italiani a Schilpario, a febbraio. In quelle occasioni, durante le gare, si ha sempre troppo poco tempo per salutarsi, ma la stretta di mano che c'è stata me la ricordo ancora: vigorosa, energica, piena. Come la tua voce: vigorosa, energica, piena. Fai buon viaggio Beppe , e che la neve ti sia leggera.
ciao beppe parleremo ancora di sci, tu per il fondo io per la discesa, ciao Zaverio